Boxe: dopo le polemiche di Rio 2016 nuove regole per i giudici

In Brasile agli scorsi Giochi Olimpici di  Rio 2016 c’era stata tempesta nel mondo della boxe a causa di alcuni giudizi più che opinabili: l’Associazione Internazionale Boxe Amatori aveva infatti sospeso alcuni dei giudici coinvolti e svolto una indagine sugli incontri contestati, in particolare quello che ha assegnato il titolo olimpico dei pesi massini disputato dal russo Evgeny Tishchenko contro il kazako Vassiliy Levit.

Ufficialmente non è stata denunciata alcuna irregolarità, nonostante gli evidenti favoritismi a favore del russo.

Ma comunque non era davvero possibile fare finta di nulla e si è resa evidente la necessità di alcuni cambiamenti nelle regole della Nobile Arte, tutti indirizzati a rendere meno facile il ripetersi di una situazione del genere.

Nel dettaglio le novità:

• I giudici saranno cinque, non più tre
• I giudici di ogni incontro saranno sorteggiati da un programma della Swiss Timing
• Verranno organizzati dei workshop per giudici, allenatori, arbitri e pugili per fare in modo che i verdetti siano stilati secondo criteri il più possibile comuni e condivisi

Sorprendente comunque che non siano stati presi provvedimenti per chi ha la responsabilità dell’esito dell’incontro olimpico tra i due pesi massimi Tishchenko e Levit: un verdetto scandaloso, che ha visto assegnare al russo vittoria e medaglia d’oro di categoria, senza nessuna spiegazione logica.

Qui l’articolo originale, da OASport

E qui il francobollo che il Kazakhistan ha dedicato a Vassiliy Levit: la medaglia d’argento fa a pugni con l’espressione di Vassilyi che al momento della premiazione era ancora giustamente furibondo. Non vorremmo essere nei guantoni di Tishchenko la prossima volta che i due si incontreranno…

Un po’ di gentilezza in questo mondo di pugili grazie a  Federica Monacelli, testimonial di Leone 1947: potete leggere qui l’intervista che ci ha rilasciato sul nr. 2 del nostro magazine