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Ennesima proroga all’obbligo di dotazione dei defibrillatori automatici

A dicembre è arrivato l’inatteso quarto rinvio all’obbligo di dotazione dei defibrillatori automatici, da parte delle associazioni e società sportive. La legge 229/2016 interviene, così, a prorogare ulteriormente il termine fissato al 2 gennaio dal D.L. del 17 ottobre 2016, che giustificava la sospensione della decorrenza dei termini con le urgenti esigenze connesse agli eventi sismici che hanno colpito nel mese di agosto l’Italia centrale.

Dunque, ad oggi, il termine ultimo per dotarsi del DAE è il 30 giugno 2017. Ricordiamo che sono tenuti a conformarsi al disposto legislativo tutte le società e associazioni sportive, siano esse dilettantistiche o professionistiche. L’eventuale violazione della norma sottoporrà le organizzazioni a responsabilità di natura penale, qualora si verificassero eventi quali morte o lesioni.

Rimarranno invece libere da tali vincoli, quelle realtà associative che svolgono attività a ridotto impegno cardio-vascolare, quali:

  • Golf;
  • Pesca;
  • Bocce.

Si sottolinea che l’adozione del defibrillatore porterà con sé una serie di importanti interventi rivolti a garantire la tutela dell’incolumità degli utenti, quali:

  • L’obbligo di formazione di personale pronto a intervenire;
  • La presenza del DAE (obbligatoriamente marcato CE) e sua facile accessibilità, garantita anche da apposita segnaletica;
  • La manutenzione periodica del defibrillatore e addestramento continuo degli operatori abilitati all’uso.

Il possesso del DAE, la relativa tipologia e marchio, la sua collocazione, gli esecutori abilitati dovranno essere comunicati alla Centrale Operativa 118 territorialmente competente.

Non possiamo che concludere facendo una considerazione: il D.L. 169/2013 per primo aveva proposto un sistema integrato dove certificazione medica e possesso del defibrillatore costituivano un sistema integrato in grado di proteggere chiunque praticasse sport. Spesso e volentieri, le entità associative, lungi da responsabilizzarsi, hanno percepito la norma quasi come fosse vessatoria e portatrice di un vincolo economicamente gravoso, seppur riflettendo appare chiara l’importanza primaria di poter rapidamente intervenire per salvare vite umane.

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