Coppa Davis: l’Italia del Tennis ai quarti di finale.
A Buenos Aires la sfida Argentina-Italia termina con il punteggio finale di 3-2 per gli azzurri.
Il punto decisivo è conquistato da Fabio Fognini al quinto set, alla fine di un match al cardiopalma.
Cosa si prova a guardare in televisione una partita di Fabio Fognini, ogni italiano appassionato di tennis lo sa benissimo: terrore, gioia, smarrimento, rabbia, e alcune volte, grande soddisfazione.
Si perché ogni partita di Fabio è un grande punto interrogativo: come giocherà oggi il nostro atleta? Affronterà a muso duro la partita e soffrirà fino in fondo oppure deciderà di sciogliersi, prendendosela casualmente con chiunque si trovi nel raggio d’azione non solo del suo sguardo, ma dei suoi pensieri?
Ammettiamolo, Fabio Fognini è adrenalina allo stato puro, anche quando sembra uno zombie che si trascina stancamente da una parte all’altra del campo, con quell’andatura da John Wayne e lo sguardo sfrontato del bulletto di periferia. Si, anche in quei casi l’adrenalina è al massimo, perché vorresti scendere in campo e scrollargli di dosso quell’atteggiamento che troppe volte gli è costato caro, in termini di risultati sportivi.
Ma Fabio non è solo questo, non sempre. Fabio è anche il giocatore di grande talento che si è permesso di battere Andy Murray in Coppa Davis, Rafael Nadal sul suo terreno favorito e molto altro ancora. Fabio è un fenomeno della natura, con quel fare indolente e le improvvise e letali accelerazioni, che lasciano di stucco l’avversario.
E anche questa volta è stato così: Il Nostro atleta entra in campo in una situazione di pareggio, le squadre sono 2-2 e questo è il match decisivo. Finisce subito sotto 0-4 al primo set, e in breve tempo cede la prima sezione di gioco a Pella, il suo avversario argentino, che macina punti e commette pochi errori, anche se in quanto a puro talento vale la metà del nostro giocatore. Il secondo set prosegue sulla falsa riga del primo, con Fabio che scambia occhiatacce con la panchina e il granitico Pella che infila un game dopo l’altro, chiudendo il secondo parziale per 6-4.
Nel terzo set, sull’orlo del baratro, con una lugubre scenografia di musi lunghi sulla panchina azzurra e il tripudio quasi insopportabile – a livello di decibel – del tifo argentino, Fabio Fognini decide che è il momento di ribellarsi. Il gioco dell’azzurro si rianima e, nel giro di pochi minuti, la partita cambia faccia. L’azzurro diminuisce il numero degli errori non forzati, mentre aumenta quello di Pella, costretto a mantenere un ritmo che non gli appartiene. Liberato il braccio dagli antichi tremori, il talento di Fabio non concede opportunità al suo avversario, e tra vincenti spiazzanti e colpi di puro talento, vince il terzo e poi il quarto set, facendo si che nel giro di breve tempo il punteggio si stabilizzi sul 2-2, portando il match al quinto set.
Un quinto set che vede Fabio veleggiare senza timori verso il traguardo, che taglierà con il punteggio netto di 6-2.
Una vittoria sofferta per l’Italia, che in questo modo approda ai quarti di finale della competizione a squadre mondiale, dove affronterà dal 7 al 9 Aprile il Belgio, avversario da rispettare ma non impossibile da battere.
Ancora una volta abbiamo seguito Fabio Fognini con il fiato sospeso e, seppur provati da tante emozioni, anche oggi gli siamo grati per il grande spettacolo che lui, come pochi altri, è in grado di regalarci.